Funziona per davvero?

Se non sai a cosa mi riferisco intendo quel piccolo rullo ricoperto di microaghetti che si fa scorrere sul viso, al quale gli vengono attribuite mille di virtù per “sistemare” la pelle ma soprattutto perché è un economico fai da te.

Promette miracoli: una pelle più giovane, senza rughe, perché sembra stimoli la produzione di collagene, quindi capace di eliminare le cicatrici. Addirittura ho sentito dire che viene indicato per chi ha la pelle impura e l’ho visto utilizzare sui brufoli… Troppo bello per essere vero?

Perché parlo di microneedling?

Perché spesso le clienti mi chiedono cosa ne penso e anche perché mi sento in dovere di dare le informazioni corrette in quanto di “fai da te” nel web ce ne sono di ogni tipo che sembra siano miracolose ma che in realtà sono come chiamo io “ciofeche”.

Devi sapere che nel 2005 in un corso di aggiornamento in Svizzera mi fu presentato ed era una novità tedesca, non è poi cosi recente e Tiziana, una mia cara cliente, fu tra le prime in Italia ad utilizzarlo. Son passati 15 anni ed il metodo è stato ampiamente sperimentato e valutato, non da me, ma da persone più preparate di me, in primis dal mio mentore. Personalmente ricordo non mi era piaciuto perché mi dava noia sentire quel leggero pizzicore ma è una sensazione personale.

Il microneedling è una metodica leggermente invasiva che si limita ad avere effetti su cicatrici e cheloidi.
Perciò non è veritiero parlare di un ringiovanimento della pelle, con riduzione delle rughe e restringimento dei pori come vogliono far intendere sui social.

Ok, la pubblicità può riferire il contrario e, se tu lo hai effettivamente provato, potresti anche dirmi di aver “sentito” la pelle rimpolpata e più soda.

La verità è che la pelle appare più rimpolpata nei giorni successivi, poiché probabilmente si manifesta un’ infiammazione subclinica e non perché nel derma si è formato del nuovo collagene, in pratica si forma un accumulo di liquidi (edema) indotto dall’infiammazione.

Poi c’é un altra considerazione che non m’ispira del microneedling: l’aspetto igenico.

La pelle è un organo immunitario ed è la prima barriera che il nostro corpo pone per difenderci dall’esterno e deve rimanere sana e priva di infezioni per proteggerci.

Ma siamo sicuri che la nostra pelle sia sana ed integra?
Io prima di passare ripetutamente degli aghi su e giù per la faccia che per quanto poco bucano, mi farei consigliare da qualcuno di esperto.

Non è raro per me trovare persone affette da verruche piane sul viso, queste sono causate da un virus, dal ceppo HPV e sono molto contagiose, ed il microneedling è il sistema migliore per diffonderle.

Viviamo costantemente attorniati da virus, batteri, muffe devi prestare molta attenzione… ma questi consigli su Youtube non li trovi.

Devi sapere che il modo più sicuro per utilizzare il rullo del microneedling è MONOUSO. Una volta utilizzato va gettato e non ci sono altre soluzioni a meno che tu non segua uno scrupoloso protocollo di sterilizzazione assicurandoti che il dispositivo sia stato disinfettato prima e dopo l’utilizzo, che tu abbia disinfettato prima e dopo il lavandino dove l’hai appoggiato, che tu l’abbia chiuso ermeticamente il tuo attrezzo mantenuto lontano da fonti pericolose ma soprattutto che le manovre con cui hai appoggiato sul ripiano siamo state estremamente delicate, in modo tale di poter essere sicura di non aver sbeccato gli aghi.
Gli aghi sono sottilissimi se si sbeccano perdono il potere di pungere perciò la pelle con il passaggio degli aghi viene “strappata”.

Pensaci un attimo, quando ti fai un’iniezione usi la siringa più volte? Certo che no, uno perché si sbecca e due perché non è sterile.

Con questo esempio spero di averti dato un buon motivo per demotivarti dall’utilizzarlo, se non per scopi che non siano cicatrici o cheloidi.

Fisiologicamente come reagisce la pelle?

Si verificano 4 fasi:

  • emostasi, la fuoriuscita di sangue;
  • infiammatoria, causato dalle citochine e dai globuli bianchi che iniziano il processo di riparazione, in cui la pelle deve stare a riposo per poter passare alla fase successiva;
  • proliferativa, dove cresce nuova pelle;
  • rimodellamento, in cui la pelle guarisce dando una risposta.

Per ottenere dei risultati il tempo di guarigione è fondamentale se la pelle è in una fase proliferativa o infiammatoria e le vengono passati gli aghi sopra, si interrompe il ciclo di rigenerazione trasformandosi in un’infiammazione cronica.
Presta molta attenzione, l’infiammazione cronica può potenzialmente indurre iperpigmentazione e stimolare eccessivamente la produzione di collagene che si trasforma in un tessuto cicatrizziale molto rigido e privo di elasticità (le cicatrici sono un eccesso di collagene).

Hai presente la differenza tra una borsa in pelle di vitello e una in cuoio? L’ultima è decisamente più rigida più spessa e più grossa. Ecco alla pelle può succedere questa trasformazione e non è positiva.
Avere la pelle rigida e spessa non è sinonimo di giovinezza e le macchie sono ostiche da trattare.

Come avrai capito non sono una fan del microneedling e ho anche approfondito ulteriormente l’argomento con il mio teacher, nella seconda parte del blog ti darò ulteriori informazioni sul tema.

Continua qui la seconda parte dell’articolo.